Condividiamo l’articolo pubblicato da LA VOCE DI ROVIGO Martedì 23 Novembre 2021 dove parlano della nostra azienda associata Cooperativa GOCCIA
Nella frazione inaugurata la nuova sede. La presidente: “Combattiamo la povertà educativa”
PORTO TOLLE – Nel territorio, con il territorio e per il territorio. A contrasto della povertà educativa e a favore delle fasce deboli della popolazione, per rispondere ai bisogni delle comunità del Delta del Po, la cooperativa Goccia risponde presente.
Costituitasi nel gennaio del 2014, ad opera di alcuni giovani professionisti del territorio, è nata con l’obiettivo di intervenire in maniera etica ed incisiva a contrasto della povertà educativa e a favore delle fasce deboli della popolazione, con particolare riguardo ai minori, ai giovani, agli anziani e alle loro famiglie.
La proposta della cooperativa sociale nasce da esperienze professionali e volontaristiche all’interno del terzo settore, con l’intento di rispondere ai bisogni delle comunità del Delta del Po.
In un territorio povero di offerte di servizi ai minori e alle loro famiglie e distante dai centri con servizi più strutturati, la cooperativa Goccia si colloca come un punto di riferimento per tutta l’area del Delta del Po, zona con il più alto tasso di abbandono scolastico della provincia, caratterizzata da un forte pendolarismo sia per motivi di lavoro che di studio, da una emigrazione dilagante e dal conseguente invecchiamento della popolazione locale.
Il forte legame che lega la cooperativa al mondo del volontariato ha radici profonde e ha contribuito alla creazione di importanti reti con soggetti pubblici e privati, che garantiscono risposte concrete ed efficaci alle esigenze di minori, anziani e loro famiglie del territorio.
E da inizio novembre, la cooperativa Goccia ha una nuova casa. A Porto Tolle, nella frazione di Donzella, è stato inaugurato lo scorso 6 novembre: vengono erogati servizi principalmente per minori e anziani.
La vicepresidente della cooperativa Goccia, Silvia Boscolo afferma: “Siamo una realtà relativamente giovane, nata da un’ala del volontariato giovanile quale l’associazione Il Calabrone. Ci concentravamo con le attività di doposcuola dei bambini, ma siamo cresciuti e ci occupiamo non solo di servizio ai minori ma anche per la terza età, attività culturali e contrasto all’abbandono scolastico e turismo inclusivo. Ad oggi contiamo circa 15 soci di cui il 95% sono donne under 40. In questo momento ci stiamo concentrando ad un progetto importante riguardante il contrasto alla povertà educativa che coinvolge il mondo della scuola, i ragazzi e le loro famiglie”.
