Condividiamo l’articolo pubblicato da IL GAZZETTINO Lunedì 12 Luglio 2021
Bruschi: “Serve una cabina di regia per i fondi destinati all’attrattività”
Lanciare il Delta nel circuito del turismo è un’idea che potrebbe diventare realtà grazie ai 55 milioni di euro per il Progetto integrato per il potenziamento dell’attrattività turistica delle aree del Parco del Delta.
Della cifra totale destinata alle regioni Emilia-Romagna e Veneto ben 25 milioni sono destinati all’area polesana.
Si tratta di quote derivanti dal più ampio Piano strategico grandi attrattori culturali composto da 14 progetti del valore di 1,46 miliardi.
A fare il punto è Sebastiano Bruschi, imprenditore alberghiero del comune di Porto Tolle e vicepresidente del Consorzio Deltapoolservice.
“La notizia del finanziamento con 55 milioni destinati ai Parchi del Delta ha registrato unanime consenso negli ambienti politici regionali e locali ed è sensazione diffusa che le opportunità rappresentate dalle risorse disponibili, siano un’occasione irripetibile per il rilancio del nostro territorio – commenta -. La nostra rete di imprese, operanti nei diversi segmenti del turismo che hanno conosciuto più di altri gli effetti della pandemia, manifesta grande interesse per questa progettualità”.
OCCASIONI E CRITICITA’
Sembrerebbe tutto bene, ma non è così, come evidenzia ancora Bruschi: “A oltre un mese dalla notizia, registriamo un preoccupante silenzio dei principali soggetti che saranno anche gli esecutori dei progetti. Vogliamo provocare l’avvio di un proficuo dibattito sull’argomento, perché lo riteniamo strategico per il futuro della nostra economia integrata. Da sempre lamentiamo l’insufficienza delle strutture del nostro territorio – rimarca l’imprenditore – lo testimoniano la difficoltà per i turisti a raggiungere con mezzi pubblici i luoghi di destinazione, nonché la insufficiente connessione delle nostre ciclovie, che rappresentano un patrimonio unico, riconosciuto a livello internazionale (lo testimoniano i moltissimi stranieri che percorrono il nostro Delta)”.
CICLOTURISMO IN CRESCITA
Per Bruschi va sfruttato l’incremento del fenomeno del “bike” (cicloturismo): “E’ l’occasione irripetibile per trasformare il nostro territorio nel segno della compatibilità ambientale che sarà predominante in futuro. Si può realizzare un sistema “bike and boat” (bici e barca), per la visitazione slow del territorio. La rete ciclabile potrebbe raggiungere dimensioni tali da non avere concorrenti in Italia e in Europa e l’incremento delle presenze sarebbe uno straordinario contributo alla crescita di tutta l’economia del Delta. Le connessioni possibili con la navigazione interna assicurerebbero percorsi affascinanti in un’area Mab Unesco”.
Una strategia ad ampio spettro da cui non devono rimanere esclusi pesca e agricoltura, come non devono compiersi i vecchi errori.
“È fondamentale una cabina di regia. Stavolta c’è la possibilità concreta di compiere una rivoluzione: rendere le strade sicure, potenziare i mezzi di trasporto pubblici, rivedere tutto il sistema degli attracchi fluviali, potenziare il sistema museale. Potremmo realizzare un modello economico compatibile e unico.”
